L’altro giorno camminavo per un mercatino nel centro di Milano quando una bancarella ha captato la mia attenzione.
“Signora mi scusi che cosa sono queste piante?”
“Sono kokedama mi risponde lei”.
Sul tavolo una ventina di piantine che sembrano piccoli alberelli dai colori più svariati. Unica caratteristica in comune: la completa assensa di vaso e una sorta di pallina con terra e muschio che sostiene le piante.
I kokedama sono conosciuti come mini bonsai o bonsai volant. Nascono in Giappone nel 1.600 e la loro particolarità è proprio nel poter resistere anche senza vaso.
Chiaramente non ho resistito e mi sono comprata il mio kokedama, perchè vivendo in centro Milano ogni piccola piantina è un soffio di verde in mezzo al grigio in più.
I kokedama possono essere fatti anche da mano non esperte, online trovate moltissimi tutorial e istruzioni su come fare il vostro kokedama.
Trovo che siano bellissimi specialmente quando sono più di uno e vengono appesi. Ad esempio online ho trovato questi:
Su Kickstarter trovate anche una campagna per avere il vostro “kokedama volante”. Ovvero una startup ha avuto la splendida idea di rendere questi bonsai fluttuanti:
Il principio di funzionamento segue lo stesso degli hover speaker, gli altoparlanti Bluetooth che permettono la riproduzione della musica in modalità wireless e rimangono sempre sospesi a mezz’aria.
Che dirvi di più? Io sono incantata dal mio kokedama e il prossimo step sarà provare a farne uno con le mie mani.
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