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Startup del tè

02/10/2015
teiera

Oggi mi piacerebbe parlare con voi del mondo delle startup del tè che è sempre più florido e innovativo.

Cominciamo da una startup di casa nostra, Narratè, che ha ben capito che anche in Italia l’attenzione per il mondo del tè e delle tisane è sempre più alta (nel nostro Paese il giro d’affari complessivo dei tè ha raggiunto gli oltre 130 milioni di euro.).

Narratè propone un’idea semplice e al tempo stesso graziosa: associare ad una miscela di tè un mini racconto su una città. Decisamente una maniera originale per unire passioni che da sempre si sposano alla perfezione: tè, lettura e viaggi.

Questa startup si è distinta vincendo il CreativeBusiness Cup (competizione internazionale per imprenditori creativi) e rappresenterà l’Italia alla competition finale di Copenaghen.

Trovo che questo sia un piccolo segno dell’interesse che cresce anche in Italia per raccontare ed esprimere la cultura del tè in maniera più ricercata e approfondita.

narrate

Se pensate che Londra sia la patria del tè, purtroppo mi duole dirvi che non è più così.

Negli ultimi anni le multinazionali del caffè come Starbuck’s hanno tolto la scena alla bevanda più amata dagli inglesi aprendo coffee shop dove il tè ha un ruolo marginale rispetto al caffè.

Ma per fortuna il mondo delle startup si sta muovendo per riportare il tè nelle case degli inglesi.

Ad esempio Good & Proper Tea è un progetto alquanto originale che porta per le strade di Londra le migliori foglie di tè grazie ad un camioncino Citroën‎. Nato dalla passione della fondatrice Emile per il tè, Good & Proper Tea non è solo un un progetto itinerante ma anche un sito dove acquistare tè. Il tutto finanziato, come le migliori favole che nascono su internet, da un progetto di Kickstarter.

Good & Proper Tea

Anche in India tira aria di rinnovamento: spopola Teabox, ecommerce che mira a captare l’attenzione anche dei non appassionati di tè. Nato dall’idea di Kaushal Dugar ha già riscosso interesse e fondi dalla Silicon Valley.

Tra le idee piuttosto geniali del fondatore c’è quella di utilizzare sul sito un linguaggio tecnico più vicino al mondo del vino e quindi di più facile comprensione rispetto a quello del tè.

Altro particolare che rende Teabox un progetto innovativo è il sistema di stoccaggio più rapido e senza intermediari che permette di abbattere i costi normalmente proposti dalle gradi multinazionali del tè.

In definitiva mi chiedo quale sarà la prossima startup del tè. Io spero che sia italiana e che sappia portare nelle case di una bella fetta di italiani questa prodigiosa bevanda millenaria.

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