Passioni

Perché non chiudo il mio blog

01/05/2018
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Come ogni anno tra pochi giorni scadrà il dominio di questo blog. E come ogni anno mi chiedo se abbia senso o meno tenere aperto questo blog.

Siamo onesti, il tempo è davvero poco.

Perché non si tratta solo di scrivere. Si tratta di documentarsi o di trovare momenti che si abbia voglia di condividere e che valga la pena condividere.

Un tempo c’erano solo i blog. Forse tutti amavamo di più leggere e scoprire quello che c’era sui blog. Poi sono arrivati i social network. Tutto è diventato più fugace e al tempo stesso impattante. Come lo può essere una frase o una foto.

Oggi è difficile tenere un blog. Perché richiede cura, dedizione, apprendimento e ricerca continua. In un mare che chiede ai pesci di nuotare veloci per catturare il proprio secondo di attenzione, andare controcorrente significa fermarsi e cercare ancora una volta il proprio personale modo di esprimersi. Anche se magari è fuori moda. Anche se si blogga se si riesce una volta al mese, a volte manco quello.

Anche se è il Primo Maggio e non si ha voglia di fare una foto copertina per il blog post. E allora si inserisce un selfie di merda. Uno di quelli che fanno capire che chi sta scrivendo lo sta facendo in pigiama dal proprio letto, tra una canzone di Norah Jones e un’altra playlist di Spotify.

Perché questo blog rimane in primis una valvola per comunicare quello che ho nella testa, quando e come voglio. Senza regole e senza tempistiche.

Forse un giorno questo spazio si evolverà, forse rimarrà quello che è. L’importante è che nonostante tutto continui ad esserci.

Ed è per questo che non chiudo il mio blog.

 

 

 

 

 

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