Il Giappone è come tutte le contraddizioni: bellissimo.
O almeno così lo immagino grazie alle foto e ai video che ho visto negli anni.
Mi immagino i ritmi frenetici delle città e i silenzi lenti delle campagne. Sono attratta da tutte le piccole e grandi contraddizioni che circondano questa terra antica e affascinante.
So già però che cosa vorrò vedere prima di ogni altra cosa in Giappone: la Cerimonia del tè.
Rituale millenario legato al buddismo Zen, la cerimonia rappresenta un viaggio di purificazione per ritrovare l’equilibrio che ogni giorno perdiamo a causa della frenesia e della materialità della quotidianità.
In fondo se ci pensate durante la cerimonia viene rappresentata la piccola magia che avviene ogni volta che ci prendiamo 5 minuti per sederci e gustare una tazza di tè in solitudine, dimenticandoci di colpo dello stress che ci accompagna ogni giorno.
Originariamente la Cerimonia del tè venne pensata per i guerrieri che dovevano affrontare una battaglia, grazie al monaco Sen-no-Rikkyu divenne l’evento pieno di spiritualità che tutt’ora viene celebrato.
Se volete avere un’idea di come avviene una Cerimonia del tè, vi consiglio di iniziare da uno dei tanti video di YouTube che troverete sull’argomento. Eccone uno come esempio che vi permetta di entrate nell’atmosfera e trovare gli elementi che contraddistinguono questa Cerimonia millenaria:
Come avrete visto dal video, durante la cerimonia vengono utilizzati degli strumenti che hanno non solo una funzione decorativa ma anche simbolica.Tra questi sono ben riconoscibili il chasen che è un frullino di bambù e il chashaku che è il cucchiaino di bambù.
Rigorosamente si utilizza sempre il tè verde in polvere macha che ha proprietà antiossidanti molto superiori rispetto agli altri tè verdi e che spesso viene utilizzato nella cucina giapponese per preparare dolci.
La stanza che viene adibita per ospitare la Cerimonia è uno spazio silenzioso dove tutti, anche gli ospiti, hanno una posizione ben definita dove inserirsi.
La stanza si contraddistingue solitamente per la sua semplicità che simboleggia il vuoto a cui la meditazione Zen asprira. La totale assenza di contenuto permetterebbe infatti la mente di viaggiare libera dal materialismo della vita.
La Cerimonia del tè si compone di piccole gesti che il maestro della Cerimonia avrà imparato dopo anni e anni di prove.
Probabilmente per noi occidentali è un evento poco comprensibile (spesso gli amici che hanno preso parte ad una Cerimonia del tè l’hanno definita noiosa), questo perchè abbiamo perso la facoltà di osservare in silenzio e la capacità di meditare è ormai distratta dai mille e più input della nostra società.
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