“I social network sono buoni, i social network sono cattivi….”
“I social network sono finzione, i social network sono la vita reale….”
Andiamo oltre a questo tipo di definizioni e iniziamo a valutare caso per caso senza imputare la colpa o il merito ad un media di quello che in fondo è semplicemente frutto di una dinamica comportamentale umana.
Una cosa però per me è ormai assioma: nel bene e nel male, i social network smuovono azioni di massa con una potenza tale da creare ondate di riflessioni a catena su argomenti molto importanti che sui media tradizionali ormai passano inosservati.
La prossima ondata di riflessione mi piacerebbe fosse massiccia sul progetto La vita è ora di Beatrice Niciarelli.
Beatrice è una copywriter che come tanti che fanno questo mestiere sul web, si muove tra i diversi social network alla ricerca di spunti e contatti.
Pochi mesi fa scopre di avere un cancro e invece di chiudersi in se stessa, incazzarsi o pensare semplicemente a curarsi come farebbero in tanti, decide di convogliare le sue forze nel condividere sul web la sua esperienza di malata di cancro.
Attraverso il blog “Un ospite inatteso” Beatrice ha reso il web partecipe della sua scoperta e ha iniziato a raccontare come la sua vita sia cambiata.
Perchè se prima come la maggior parte di noi al cancro non ci pensava se non di sfuggita con qualche donazione, ora deve convivere ogni santo giorno con questa terribile malattia e lo deve fare in un Paese che anche in questo caso si rivela essere poco presente e a tratti quasi ostile.
Il suo nuovo progetto è un’evoluzione di questo blog dove attraverso la piattaforma di crowdfunding Eppela vuole raccogliere i fondi per creare un sito con la sua testimonianza e quella di altre persone che come lei stanno vivendo quest’esperienza. La premessa importantissima di La vita è ora è questa: “La cosa peggiore, però, non è la malattia, ma il vuoto totale che ci si ritrova davanti una volta appresa la diagnosi. Non voglio che altri vivano come me il senso di solitudine e smarrimento”.
Ora sta a chi vive ogni giorno sul web raccogliere la sfida di Beatrice e tirare fuori un’azione di massa tale da fare capire a chi ha il cancro che non rimarrà solo perchè avrà qualcuno che lo ascolterà mentre racconta la sua storia.
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